Matera è una città tra le più antiche del mondo il territorio mostra tracce di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ad oggi. Fa parte del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1993.
Per la prima volta in assoluto l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni di inserimento di Matera nel suo Patrimonio, il concetto di Paesaggio Culturale, che sarà poi utilizzato per la motivazione di iscrizione di altri siti.
Una città piena di contrasti e fusione tra paesaggi di civiltà e culture diverse. Dalla civiltà rupestre a quelle di matrice bizantina ed orientale, all’avvento dei Normanni. A Matera, nel tempo, si è tentato di passare dalla città rupestre alla città classica: romanico, rinascimento, barocco, negli ultimi secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di vincere le resistenze dell’ habitat rupestre, determinando architetture e sistemazioni urbane molto originali. Sempre con particolare cura della tradizione, natura e senso della comunità.
I Sassi di Matera raccontano la capacità e l’adattabilità dell’uomo all’ambiente, utilizzando a proprio favore le caratteristiche della roccia come la temperatura costante degli ambienti scavati, nella costruzione delle abitazioni fuori terra e l’utilizzo dei pendii per il controllo delle acque. La struttura architettonica è costituita da due sistemi, quello immediatamente visibile realizzato con le stratificazioni successive di abitazioni, corti, ballatoi, palazzi, chiese, strade orti e giardini, e quello interno e invisibile a prima vista, costituito da cisterne, neviere, grotte cunicoli e sistemi di controllo delle acque, sistemi essenziali per la vita della comunità.
Matera è una città particolarmente arricchita da architetture religiose.
La prima struttura sacra a sorgere fuori dalle mura della città è la Chiesa di San Giovanni Battista, costruita, a partire dal 1230, sopra la preesistente chiesetta di Santa Maria Nuova, terminata nel 1233. Durante la guerra d’Otranto (1480) fu abbandonata; fu poi riaperta al culto nel 1695 e intitolata a san Giovanni Battista. La sua architettura è principalmente romanica, ma si notano influenze di vari stili, come quello arabo nei portali, gotico negli archi e greco per via della sua pianta a croce.
E questo per ribadire ed evidenziare le variazioni a cui è stata sottoposta tutta l’architettura della Città di Matera.
Ovviamente le Chiese costruite nei Sassi, o dalle quali è possibile ammirarli, rappresentano uno spettacolo nello spettacolo. Ma la natura non abdica al suo ruolo e da tante Chiese e da tante parti della città è possibile ammirare il canyon scavato dalla Gravina di Matera.
Le Gravine: incisioni erosive simili a canyon, tipiche morfologie carsiche della Murgia con profondità massima di 150 metri.
La Gravina di Matera nasce nei ristagni bonificati in località Pantano, a nord della città costeggia i Sassi, dove scorre il torrente Jesce, che nasce ad Altamura per poi sfociare nel fiume Bradano dopo circa venti chilometri
Sono inserite nella lista del Ministero dei siti di interesse comunitario, si trovano all’interno del territorio del Parco della Murgia Materana, e sono parte integrante dell’area definita patrimonio dell’umanità.
La notte fa cambiare il paesaggio. In qualunque periodo dell’anno vi troverete davanti ad una meraviglia.
Non è possibile raccontare Matera: bisogna viverla.
(Meraviglia, Pietre e Canyon – foto e testo #cisivedeingiro)
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